Il festival nabawood alla sua quarta edizione vuole riprodurre il clima e la generazione spontanea di una foresta di video, un ecosistema complesso in cui il naturale ed il culturale si intrecciano e confondono, fino a perdere il mitico filo dell’origine e dell’originalita’. Forme ed organismi a stretto contatto si ibridano e si differenziano, seguendo un andamento fluttuante fra selezione e condivisione, ordine e confusione. Il risultato e’ linfa che scorre fra le vene e che riproduce il flusso discontinuo di informazioni ad un tempo umide e sintetiche.
Concorso - sezione A
Le citta’ invisibili, di Kim Jae Yeon, 6′ 47”
Trajectoire, di Davide Gatti, 5′
Io non so parlare, di Lisa Chiari, 4′
Weegee, di Davide Gatti, 13′
Lo strappo nel cielo, di Manzotti Meazza e Scime’, 3′ 37”
Noise, di Manzotti Meazza e Scime’, 57”
The dark mirror, di Vincenzo Lamolinara, 2′
Sendme city, di Jessica Mangia, 6′ 20”
Je suis nee d’un idee, di Marica Innocente, 2′ 45″
Atlante, di Simone Rovellini, 4′ 30”
Icaro, di Michele Molluso, 1′ 20”
L’autoritratto, di Vincenzo Lamolinara, 2′
Yoyogi koen park, di Davide Bedoni, 21′
Concorso - sezione B
Valentina’s Hair style, di Ilaria Bambini, 10′ 37”
Distante, di Veronica Bertin, 4′
Ozymandias, di Stefano Marrone, 4′ 15”
Millecinque, di Giacomo Frittelli, 10′
Secondo Occidente, di Riccardo Bernasconi, 7′
Sofia, di Baldini e Giovanelli, 11′
Glow, di Molluso Rovellini Vittadini, 11′
Amanti di pietra, Pietro Porro, 16′
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